ZONE SPECIALI

 

Zona Divieto Segugi Caldenno – Comune di Berbenno

Confini: dai Corni Bruciati (3114 m) per creste al Passo Caldenno (2517 m), al M. Caldenno (2669 m), il confine dell'Oasi sino al canalone che giunge sulla strada per Alpe Caldenno, appena a Nord di Prato Isio; si segue detta strada per breve tratto fin dove si raggiunge il crinale che conduce al Poggio del Cavallo (2557 m), si discende per il crinale di Sud-Ovest al Dosso di Piviana (2143 m) e, rimanendo in quota, sino alla Casera Vignone; da qui si tiene il sentiero Italia, per Scermendone, fino a giungere al confine del Comprensorio. Si segue detto confine sino ai Corni Bruciati, attraverso Croce dell'Olmo (2342 m), Cima Vignone (2608 m), Pizzo Bello (2743 m).

 

Zona Divieto Segugi Lanzada – Comuni di Lanzada e Caspoggio

Confini: da Franscia, località Valbrutta (1521 m), seguendo il crinale roccioso fino a quota 2033 m, quindi i dossi, si passa per quota 2111 m, infine il crinale roccioso sino allo spartiacque con Val di Togno a quota 2750 m, per creste al Monte Acquanera (2806 m) per il crinale Nord-Ovest, poi per creste oltre il Monte Cavaglia, a quota 2620 m; si discende in linea retta all'Alpe Cavaglia (2056 m) e ancora verso l'inizio della condotta forzata che conduce alla centrale ENEL di Lanzada da cui, risalendo il torrente Lanterna, si torna a Franscia.

 

Zona Divieto Segugi Val di Togno e Dagua – Comuni di Tresivio – Montagna – Spriana – Torre S. Maria – Caspoggio

Confini: dalla valle dei Moretti a quota 894 m, fino alla località S. Stefano, la strada carrozzabile fino a quota 2074 m, quindi il sentiero in quota fino al crinale arrotondato che porta al Dosso Liscio.

Per creste fino alla bocchetta di Mara, indi fino alla presa di acqua del Corno, da qui il sentiero fino al crinale, quindi si scende fino alla Piana di Stodegarda, da cui il sentiero sul versante Ovest a scendere fino alla zona addestramento cani di Carnale, che si tiene fino al confine di comune tra Sondrio e Montagna in Valtellina, e fino al torrente Antognasco; detto torrente fino al Mallero, che si risale fino a località Castello, quindi il crinale fino a Motta di Caspoggio e la pista da sci che si risale fino all’arrivo della seggiovia, indi per il crinale arrotondato al Dosso dei Galli poi per creste al Monte Palino; da lì la cresta verso il Monte Cavaglia al Pizzo Scalino; da qui, sempre per creste si scende per Cima Painale, Cima Vicima, Vetta Rhon; si segue poi il confine di settore fino alla Valle dei Moretti (894 m).

 

Zona Divieto Segugi Val Fontana - Comuni di Chiuro e Ponte in Valtellina

Confini: dal confine con il settore Val di Togno in Val Rhon, località Baite, il piede delle rocce poi il crinale a salire fino ai margini superiori dei prati di Strafodes, alla Val Canale. Indi la Valle del Rio fino al torrente Valfontana; da qui si risale al Dossello, ai prati di Dalico, seguendone il limite superiore fino a località Prepatel (Baite della Valle), quindi il sentiero per le Fontanaccie fino al confine col CA di Tirano, sino al Monte Brione (2542 m); per creste si sale alla Bocca della Combolina (2568 m), Pizzo Malgina (2802 m), Pizzo Sareggio (2779 m), Monte Combolo (2847 m), indi il confine di Stato fino al Pizzo Canciano, per creste al Pizzo Scalino (3323 m) e il confine di settore della Valle di Togno.

 

Zona Divieto Segugi Alpi Orobiche – Comuni di Castello dell’Acqua – Ponte in Valtellina – Piateda – Faedo – Albosaggia – Caiolo – Cedrasco – Fusine - Colorina

Confini: dal confine con il CA di Tirano in Valle Malgina, partendo dalla Vallaccia, si prende il sentiero del Boc della Scala sino a Piazzola, quindi il sentiero per Portola-Armisa, poi la decauville fino ai Briotti, quindi si risale la valle del Tripolo fino a circa 1200 m indi il limite dei prati fino a Le Bratte, da qui, sempre seguendo il limite dei prati fino a Le Piane e il sentiero per Paiosa, indi la strada carrozzabile per Pigolze poi il sentiero, mantenendosi ad una quota di circa 1350 m fino al Serio; si scende lungo il corso dello stesso prendendo poi la strada vecchia Serio-Cabrera-Dosso del Sole fino all'incrocio della strada carrozzabile, da qui si segue il limite dei prati sino all'incrocio con la decauville di Gaggio che si segue fino all’incrocio con il Torrente Remolino. Si scende detto torrente fino al torrente Venina, quindi si risale per il canalone che rimonta a San Bernardo (1502 m) si segue il limite superiore dei prati di Mais (1105 m) fino a quelli di San Giacomo-Mantegone (1049 m) (al confine con la zona a Parco Naturale delle Orobie “Meriggio”) e quindi la strada carrozzabile fino alla Valle Marzicogna risalendo sino al limite dei prati di Campelli di sopra (1458 m), Campelli di sotto, mantenendo il limite dei prati fino alla Corte, da qui il sentiero fino ai Bugli, quindi si scende lungo la massima pendenza al torrente Torchione quindi si risale raggiungendo Piazzo, Bracera, mantenendo il limite della zona di Parco naturale fino a Bedolessi, si raggiunge la strada forestale e la si percorre sino al primo tornante; da lì manentendosi a una quota di circa 1600 m si raggiunge la Valle della Casera. Da qui si scende fino alla mulattiera di Valle Livrio, la si segue fino alla località Cantone, quindi la strada carrozzabile fino a S. Antonio. Scendendo in linea retta verso il torrente Livrio si risale verso Salino, indi si prende la mulattiera fino alla Val Canale. Sempre col medesimo sentiero si arriva alla baita del Dosso e seguendolo si attraversa la Val Merdarola e si arriva alla baita Mataruc. Proseguendo alla stessa altezza si arriva al maggengo Le Baite salendo fino sotto il Campeglio (Comune di Cedrasco), di qui al maggengo Bugli (900 m) seguendo il canalone si arriva al torrente Cervio. Dal torrente Cervio la linea ideale che sale a Borghetti (829 m), poi la strada carrozzabile sino al tornante sito in località “Piana dei Boschi” e verso Dosso di sotto (975 m); da lì si segue la mulattiera sino a quota 800 m circa, dove, in linea retta, si attraversa la Val Madre in direzione di Sovalzo (859 m), indi si risale prendendo il sentiero per Foppa dell'Orso (1014 m), quindi seguendo il confine della zona a Parco Naturale delle Orobie “Gallonaccio”, per Cornello Alto (927 m), indi attraverso il torrente Presio ai prati sopra Corna in Monte (910 m), poi, al limite dei prati, il sentiero di Azzolo (1116 m), le Bruciate (1104 m) fino al confine con il Comprensorio Alpino di Morbegno.

 

Zona beccacce

Confini: in sponda sinistra del fiume Adda: dalla Val Malgina, la fascia compresa tra il limite della minor tutela e la linea ideale che comprende i maggenghi di Piazzola (Castello dell'Acqua) - Pattini - Baita Bernè - Ratte - Sasso della Nona - San Giacomo di Albosaggia - Campelli Piazzo - Campelli di Cedrasco fino al confine con il Comprensorio Alpino di Morbegno (maggengo Corna in Monte in Comune di Colorina), escluse le zone di divieto.